Corso a cura del M° Gabriella Aiello
“I canti popolari sono gli archivi del popolo, il tesoro della sua scienza, della sua religione, della vita dei suoi padri, dei fasti della sua storia, l’espressione del cuore, l’immagine del suo interno, nella gioia e nel pianto, presso il letto della sposa ed accanto al sepolcro”. (Herder)
Laboratorio di “polivocalità” sui canti di tradizione orale italiana e non solo.
Un modo diverso di cantare insieme, attingendo da un patrimonio musicale molto antico che utilizza sonorità inusuali per il nostro “orecchio moderno”.
Nel corso degli incontri affronteremo canti di lavoro, canti sacri, canti d’amore, e ascolteremo anche registrazioni raccolte “in campo” da illustri ricercatori che hanno reso possibile la raccolta e l’archiviazione di un materiale così prezioso.
Nella lezione si comincerà con un riscaldamento fisico atto allo scioglimento delle tensioni muscolari, stretching della muscolatura ausiliaria della respirazione, esercizi di respirazione, riscaldamento vocale, prestando attenzione ai “risonatori”, cioè tutte quelle strutture (cavità nasali, ossa craniche, ecc…) che permettono di “amplificare” naturalmente la voce. Particolare attenzione sarà data alla voce di “maschera alta”, molto usata nel canto popolare.
Si eseguiranno esercizi di “ear training”: intervalli, esercizi sui “modi” maggiore, minore, dorico, frigio… Riflessioni sul modo contadino…
Stili di canto popolare.
Ascolto ed esecuzione di repertori vocali regionali: monodie, discanti laziali, polifonie popolari sacre e profane della Sicilia, Calabria, Sardegna, Piemonte.
Sguardo ai repertori popolari di altri paesi: similitudini e differenze.
Indispensabile, per partecipare al laboratorio, un livello base di intonazione e tanta disponibilità a mettere la propria voce a disposizione degli altri.
INSEGNANTE